Oltre 10mila studenti di 28 istituti scolastici della Campania hanno partecipato al questionario “Mobilitiamoci contro la camorra”, i cui risultati sono stati presentati nell’aula Giancarlo Siani del Consiglio regionale della Campania.
L’iniziativa, promossa dalla professoressa Ines Barone, dal vicepresidente della commissione ecomafie della Camera dei deputati Francesco Emilio Borrelli, dalla consigliera regionale Roberta Gaeta, dagli assessori comunali Lucia Fortini e Mario Morcone, in collaborazione con il quotidiano “Il Mattino” e il programma radiofonico “La Radiazza” di Radio Marte, ha avuto un duplice obiettivo:
Sensibilizzare i giovani sui temi della violenza, delle ecomafie, della criminalità organizzata e giovanile.
Spingere la comunità scolastica all’impegno civile.
Dai dati emergono luci ed ombre:
Il 65% degli studenti non si attiverebbe in prima persona in un comitato scolastico contro la camorra.
Tuttavia, 3.500 ragazzi (il 35%) sarebbero pronti a mobilitarsi.
Il 500 studenti (il 5%) ha ammesso di girare armato.
Manca l’ascolto da parte degli adulti alle paure dei ragazzi sui fenomeni criminali e sulle baby gang.
Scarsa conoscenza delle ecomafie: molti ignorano il ruolo della camorra nell’inquinamento e le sue conseguenze sulla salute.
Poca sensibilità verso le piccole illegalità quotidiane: abbandono di rifiuti, vandalismo, mancato rispetto delle regole di convivenza.
I social sono la principale fonte di informazione e confronto per i giovani.
I promotori del progetto sottolineano l’importanza di:
Rilanciare l’educazione ai temi delle ecomafie.
Recuperare il dialogo con i ragazzi.
Evitare lo scaricabarile di responsabilità tra scuola e famiglie.
Investire in luoghi di socialità sicuri per i giovani.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2024 - 15:44 / di Cronache della Campania