“Milo Manara mi ha insegnato le prime cose sull’eros.” Con queste parole, la regina delle classifiche musicali Elodie ha descritto il maestro del fumetto durante il Comicon di Napoli. Sul palco della Mostra d’Oltremare, l’artista ha raccontato come è nata la collaborazione per la copertina del suo album “Red Light”, dove Manara l’ha dipinta nuda. L’evento ha registrato il tutto esaurito, con il pubblico in attesa di ascoltare il dialogo tra i due.
Elodie ha ricordato come, da bambina, abbia conosciuto le opere di Manara grazie a suo padre che collezionava i suoi libri. “Mi ha fatto capire le prime cose sull’eros, un lavoro sul mio corpo che faccio ancora oggi,” ha detto. Elodie ha spiegato che, avendo sempre avuto un rapporto di consapevolezza con il suo corpo, desiderava che Manara raccontasse questa sensazione attraverso la sua arte. “Quando ho visto che mi aveva ritratta con il pugno chiuso mi sono emozionata, era un autentico manifesto di libertà e rivendicazione.”
Manara ha apprezzato le parole di Elodie, dicendo: “È emozionante sentire che le mie opere hanno aiutato le donne a muovere i primi passi nel mondo delle passioni dell’eros. Io ho sempre lavorato partendo dalle mie sensazioni, senza seguire ricette preconfezionate per il successo.” Elodie ha ribadito il suo rispetto per Manara, chiamandolo “maestro” e sottolineando che oggi non ci sono molti artisti al suo livello.
Il teatro Mediterraneo è stato gremito anche per l’altro grande evento del giorno, un concerto della Nuova Orchestra Scarlatti diretta da Giuseppe Galiano con musiche di Hitoshi Sakimoto, il compositore giapponese noto come l’Ennio Morricone dei videogiochi contemporanei.
Al Comicon, inoltre, è stato presentato in anteprima nazionale il gioco “Pompei ispira il mondo del gioco”, uno dei due progetti innovativi che sanciscono la collaborazione tra i Musei e Parchi Archeologici del MIC e il settore dei giochi da tavolo storico-educational e delle miniature. Gabriel Zuchtriegel, direttore del Museo di Pompei, ha spiegato che il gioco è centrato sul momento della catastrofe e sull’eruzione del Vesuvio, pensato per aiutare i bambini a comprendere la tragedia e le scelte difficili delle persone che cercavano di fuggire. Con questo tipo di gioco, si spera di rendere la conoscenza accessibile a tutti, non solo agli esperti di vulcanologia.
Articolo pubblicato il giorno 26 Aprile 2024 - 20:41