Foto SSC Napoli
Il miglior marcatore della storia del Napoli, Dries Mertens, è stato ospite della trasmissione “Delietta Gol”, in onda ogni giovedì alle 21.00 su Prima Tv canale 17 e TV Luna canale 83.Durante l’intervista, Mertens ha condiviso emozioni e riflessioni sul suo ritorno a Napoli e sulla sua esperienza nel club azzurro.
“Tornare a Castel Volturno è stato emozionante”, ha ammesso Mertens. “È la prima volta che sono tornato, ho avuto modo di rivedere i ragazzi e poi rivedere anche gli spogliatoi…sono state belle emozioni.
Ho trovato una bella atmosfera”. Mertens ha manifestato fiducia nella squadra, nonostante le difficoltà della stagione.
“Anche se quest’anno non è andata come volevamo, io credo ancora nella qualificazione Champions e anche loro ci devono credere.Ho visto bene i ragazzi, ho lavorato con Calzona e credo nella filosofia dello staff”. Parlando dei suoi anni a Napoli, Mertens ha sottolineato l’importanza della città per lui.
“Gli anni più belli a Napoli?
Tutti, perché ogni anno ho visto sempre delle belle cose.Non vedo l’ora di smettere con il calcio per godermi ancora di più la città”. Ricordando lo scudetto del 2018 e la sua esperienza come tifoso dopo la sua partenza, Mertens ha espresso la sua gratitudine e il suo attaccamento al club.
“Scudetto del 2018?
In Serie A non è mai successo non vincere lo scudetto con 91 punti…è una brutta cosa – ha aggiunto –.Scudetto vinto l’anno dopo che sono andato via? È stato bellissimo, emozionante, nessuna invidia perché dopo tanti anni sono diventato un tifoso del Napoli”.
Parlando del futuro e dei suoi legami con il club, Mertens ha rivelato: “Mi sento ancora con i calciatori con cui ho giocato nel Napoli e nella squadra attuale ce ne sono tanti con i quali ho giocato ed è stato bello rivederli”. Ha poi scherzato sui motivi della sua partenza, citando la mancanza del caffè di Tommaso come uno dei motivi.
Infine, Mertens ha condiviso le sue speranze per il futuro, inclusa la possibilità di vedere suo figlio indossare la maglia del Napoli. “Cosa farò quando smetto di giocare?Non so ancora la risposta”, ha detto. “Quando faccio una cosa mi piace concentrarmi al 100% e ora sono al Galatasaray e voglio godermi ogni momento.
Vedremo un giorno mio figlio Ciro con la 14 del Napoli?Sicuro.
Lui a Napoli stava benissimo.Non gli racconto nulla di Napoli, deve scoprire da solo le emozioni di questa città”.
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