In Campania, su 140 comuni monitorati destinatari di beni immobili confiscati, il 66% pubblica l’elenco sul proprio sito web, un miglioramento rispetto all’anno precedente.
Il Report “RimanDATI” di Libera Libera ha presentato il terzo Report nazionale sulla trasparenza dei beni confiscati in collaborazione con il Gruppo Abele, l’Università di Torino e ISTAT, evidenziando il livello di trasparenza dei beni confiscati nelle amministrazioni locali campane.
Il monitoraggio di Libera sui 1100 comuni italiani destinatari di beni confiscati ha evidenziato un aumento significativo nel numero di enti che pubblicano l’elenco, passando da 504 a 724 comuni, con un incremento del 20%.
Libera sottolinea l’importanza della trasparenza nella gestione dei beni confiscati, evidenziando che l’accesso ai dati e alle informazioni sui patrimoni confiscati è fondamentale per garantire giustizia sociale e rispetto dei diritti delle comunità.
L’analisi ha evidenziato che in Campania il 39% dei comuni pubblica l’elenco in formato aperto e il 22% in formato PDF ricercabile, ma vi è ancora margine di miglioramento nella specifica di dati fondamentali come quelli catastali e sulla consistenza dei beni confiscati.
A livello nazionale, il ranking medio dei comuni che pubblicano l’elenco è di 71.6 punti su 100, con la Campania che si posiziona sopra la media con un punteggio di 72.3, evidenziando un impegno maggiore nella pubblicazione delle informazioni sui beni confiscati.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2024 - 14:19