Oltre 2mila firme in pochi giorni per la petizione lanciata su Change.org per chiedere la laurea alla memoria a Vincenzo Pio Ferrara, studente di Infermieristica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II scomparso prematuramente a 25 anni.
“Il giovane Vincenzo Pio – si legge nella petizione lanciata da Teresa Bianco – studente lavoratore aveva solo 25 anni quando la sua vita si è fermata”. A fine maggio 2023, nel corso di uno screening di sorveglianza, gli è stata diagnosticata una leucocitosi mieloide.
“Ha affrontato la malattia – continua il testo della petizione – con grande coraggio e determinazione: ha continuato a studiare e durante i lunghi ricoveri ha messo la sua esperienza e competenza a servizio degli altri degenti che l’hanno accompagnato durante questo doloroso percorso.
Ha, infatti, con tutte le difficoltà del caso sostenuto durante quest’ultimo anno altri tre esami. Ha lottato fino alla fine contro un male implacabile, ma alla fine non ce l’ha fatta. È morto così, a tre esami dalla laurea magistrale dopo aver intrapreso un difficile percorso, senza riuscire a concluderlo”.
Numerosi i commenti di sostegno tra i firmatari della petizione, tra cui quello di sua sorella Annarita: “Tra un ciclo di chemioterapia e un altro, non si è mai dato per vinto perché lui voleva laurearsi con ogni fibra del suo cuore. Vincenzo merita questa laurea non soltanto per commemorare il suo ricordo, ma perché questa laurea era già sua, perché questa laurea sarebbe stata solo il coronamento di una carriera di studio fatta di perseveranza, vocazione, dedizione e sacrifici”.
L’iniziativa ha trovato il supporto anche del Rettore dell’Università Federico II, prof. Annunziato Rao: “La storia di Vincenzo Pio Ferrara è una storia di coraggio, dedizione e altruismo che ci commuove profondamente. Come Ateneo siamo vicini al dolore della famiglia e degli amici e faremo tutto il possibile per onorare la memoria di Vincenzo e il suo impegno nello studio”.
Non è facile per una famiglia sopportare il dolore per la perdita un figlio.
“Quando ciò accade sono diverse le reazioni emotive e psicologiche. Alcuni genitori si chiudono in sé stessi lasciandosi sostanzialmente morire anch’essi, altri invece cercano di reagire ponendosi obiettivi tendenti ad onorare la memoria del figlio perduto.
Di fronte a tali tragedie può apparire insignificante il raggiungimento del traguardo della laurea, invece per moltissime famiglie può diventare uno scopo di vita. Un foglio di carta che era il sogno della sua vita.
Chiediamo di concedere a Vincenzo Pio Ferrara la laurea alla memoria”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2024 - 13:31