L’inchiesta sul dissesto di Visibilia, nella quale è coinvolta Daniela Santanchè, è stata chiusa dalla Procura di Milano in vista della richiesta di processo.
La ministra del Turismo, che è stata presidente di Visibilia Editore fino a gennaio 2022, è stata accusata di falso in bilancio dai pm Marina Gravina e Luigi Luzi, insieme all’aggiunto Laura Pedio.
In totale, sono stati indagati 20 soggetti, inclusi tre società. Oltre alla senatrice di FdI, sono coinvolti la sua sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garner, il compagno Dimitri Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro. Anche Visibilia Editore spa, Visibilia Editrice srl e Visibilia srl in liquidazione sono state indagate per la responsabilità amministrativa degli enti.
Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha specificato in una nota che l’accusa di bancarotta, insieme al falso in bilancio nel caso Visibilia, è stata stralciata dal procedimento principale poiché nessuna delle società del gruppo Visibilia è stata dichiarata insolvente nel frattempo. Questo stralcio indica una probabile richiesta di archiviazione per tale reato.
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