“Nati pre-giudicati”, il nuovo film di Stefano Cerbone che racconta la storia di due amiche separate da una faida tra clan, è stato presentato in anteprima nazionale stamattina presso la Casa Circondariale “Pasquale Mandato” di Secondigliano.
Il film, che uscirà nelle sale il 16 maggio, è un’opera di denuncia contro la camorra, l’emarginazione e i pregiudizi verso i bambini nati in famiglie di malavitosi.
Cerbone ha voluto dare voce a questi ragazzi, spesso etichettati come “pregiudicati” solo per le loro origini, raccontando la loro voglia di riscatto e il loro desiderio di un futuro diverso.
“Premesso che la pellicola ripudia la camorra e ogni forma di violenza e di privazione della libertà altrui e che la sceneggiatura rende omaggio al ruolo delle forze dell’ordine e della magistratura, in “Nati pre-giudicati” ho voluto piuttosto raccontare il sentimento dell’amicizia indissolubile di due ragazze, Janet e Marinella, che s’incontrano sui banchi di scuola ma saranno poi costrette a separarsi, quando una faida tra clan coinvolgerà i loro parenti”
La collaborazione con i detenuti
Un aspetto importante del film è la collaborazione con i detenuti dell’Alta Sicurezza del carcere di Secondigliano, che hanno partecipato alla sceneggiatura e sono stati protagonisti di alcune scene. Un modo per dare loro una voce e un’opportunità di riscatto.
Un dibattito con parlamentari e detenuti
Alla proiezione è seguito un dibattito moderato dal giornalista Claudio Ciotola, al quale hanno partecipato i parlamentari Gaetano Amato, Francesco Emilio Borrelli e Federico Cafiero de Raho, la direttrice del carcere Giulia Russo, il garante dei detenuti del Comune di Napoli don Tonino Palmese e i detenuti dell’Alta Sicurezza.
“Nati pre-giudicati” è un film che fa riflettere e che invita a non giudicare le persone in base alle loro origini. Un film che offre una speranza di riscatto a chi è nato in un contesto difficile e che vuole costruire un futuro migliore.
Articolo pubblicato il giorno 26 Aprile 2024 - 18:19