Vetro dell’auto distrutto e lampeggiante rubato: questa mattina don Luigi Merola ha trovato la sua auto di servizio danneggiata. Il sacerdote, da anni impegnato nella lotta alla camorra, ha denunciato l’accaduto sulla pagina Facebook della sua fondazione “‘A voce d’e creature”.
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Un messaggio intimidatorio? Secondo don Merola, l’episodio è da collegarsi al recente condono del bene confiscato che ospita la sua fondazione. “È successo semplicemente quello che succede in questa città quando uno cerca di sporcarsi le mani”, commenta il sacerdote. “Evidentemente la camorra vuole darci lo sfratto…”.
Non è la prima volta: negli ultimi mesi, don Merola ha subito diversi furti presso la sua fondazione. “Sono stati rubati i motorini dei nostri educatori e anche alcuni strumenti nella nostra pizzeria”, racconta. “Ma noi non molliamo, non ci fermiamo e continuiamo a lavorare per i bambini della nostra città”.
Un impegno costante: Da vent’anni don Merola è sotto scorta per aver denunciato lo strapotere della camorra nel quartiere Forcella, dove era parroco. Dopo l’omicidio di Annalisa Durante, avvenuto nel 2004, don Merola smantellò le telecamere di sorveglianza del clan e contribuì a far condannare l’assassino.
La lotta alla camorra continua: Nonostante le minacce e gli attacchi, don Merola non cede. La sua fondazione “‘A voce d’e creature” offre supporto e opportunità di riscatto ai bambini e ai ragazzi dei quartieri più difficili di Napoli.
Solidarietà per don Merola: Innumerevoli messaggi di solidarietà sono arrivati a don Merola sui social network. Cittadini, esponenti politici e associazioni hanno espresso il loro sostegno al sacerdote e alla sua opera.
“Esprimo la mia totale e incondizionata solidarietà a don Luigi Merola, la cui auto è stata danneggiata da ignoti che hanno sfondato i finestrini e messo a soqquadro la vettura. Un gesto vile, come nella tradizione della criminalità, di fronte al quale l’unica risposta è quella di proseguire senza sosta l’attività di contrasto alla criminalità organizzata cercando di sottrarre dalle grinfie dei clan giovanissimi da arruolare.
Mi auguro che gli autori vengano subito individuati e sono lieto che il Comune abbia deciso di affidare per altri 20 anni la sede all’associazione ‘A voce d’e creature’. Se qualcuno pensava di liberarsi di don Luigi ha fatto evidentemente i conti sbagliati”. Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
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