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De Luca firma la petizione di Coldiretti contro il cibo falso Made in Italy

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Un polo fieristico dedicato alla zootecnia destinato a diventare il più grande d’Italia e pronto a lanciare la sfida all’Europa. Una iniezione di fiducia ai giovani e la grande volontà di completare le opere dedicate al segmento dell’agricoltura iniziate negli ultimi anni.

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Questi i buoni propositi lanciati da Casa Coldiretti dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha chiuso oggi il ciclo di seminari organizzati nell’ambito di Campania Alleva 2024.

Ad accogliere il Governatore il vice presidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello ed i vertici regionali con in testa il presidente Ettore Bellelli e il direttore Salvatore Loffreda. Grande l’interesse per l’evento targato Coldiretti che ha visto gli interventi del professore Giuseppe Campanile del dipartimento di Veterinaria della Federico II, del direttore dell’istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno Antonio Limone.

Il primo pensiero è per i lavoratori della terra: “Sono l’unico presidente della Campania che conosce i contadini, sa che faccia hanno. Io vengo dalla terra come loro e vedere questo entusiasmo, tanti giovani, tante ragazze fa bene, fa sperare per il futuro. Gli espositori si sono triplicati e noi ci impegniamo anche economicamente per fare in modo che questa diventi la prima fiera zootecnica d’Italia, l’equivalente del Vinitaly per il nord Italia”.

Spazio anche per i padroni di casa il sindaco di Benevento Clemente Mastella e per l’organizzatore dell’evento Davide Minicozzi presidente degli Allevatori Campania – Molise.

Il Governatore De Luca ha firmato anche la petizione contro il falso cibo Made in Italy: “Non possiamo avere costi di produzione che sono il triplo dei paesi nostri concorrenti e l’Europa deve garantire una competizione ad armi pari. Finora questo non è accaduto. Ovviamente anche i nostri parlamentari devono intervenire in questa direzione: molte volte ai tavoli europei i nostri erano assenti, facendo decidere tutto alla Francia e alla Germania”.

L’obiettivo è di far crescere ulteriormente la fiera: “Questo è un evento straordinario per la promozione delle nostre produzioni, che sono eccellenti, dalla filiera bufalina alle attività di ricerca e promozione delle specie tipiche dei nostri territori che sono un titolo di merito per la Coldiretti e per chi organizza questa fiera. Ma anche specie che si stanno riscoprendo, come il cavallo persano e quello napoletano”.


Articolo pubblicato il giorno 21 Aprile 2024 - 21:54


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