L’ASAPS, Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, denuncia un preoccupante aumento del numero di ciclisti uccisi sulle strade italiane. Sono già 40 le vittime dall’inizio dell’anno, 15 solo nel mese di marzo. Un dato in crescita dell’82% rispetto ai primi tre mesi del 2023, quando i ciclisti morti erano stati 22.
Tra le vittime, 24 avevano più di 65 anni. Un dato che evidenzia la particolare vulnerabilità di questa categoria di utenti della strada.
L’ASAPS sottolinea anche il triste fenomeno della pirateria stradale, con 4 casi eclatanti: a Castel Volturno (Caserta), Borgaro Torinese e Susegana (Treviso), dove i ciclisti sono stati investiti e lasciati agonizzanti sull’asfalto.
L’incidente più recente è avvenuto a Bolzano, dove un novantenne è stato travolto da un autobus su una corsia preferenziale.
Le regioni con il maggior numero di ciclisti morti sono Lombardia e Veneto (7 vittime ciascuna), seguite da Campania e Lazio (4), Toscana, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna (3), Sardegna e Piemonte (2).
L’ASAPS lancia un appello alle autorità per rafforzare i controlli e la tutela dei ciclisti sulle strade, ricordando che ogni vita spezzata rappresenta una tragedia.
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