A partire da lunedì 22 aprile, avrà luogo la prima delle tre esercitazioni di protezione civile previste nel 2024 nell’area dei Campi Flegrei.
Questa prima simulazione si concentrerà sui “posti di comando”, con l’obiettivo primario di verificare e convalidare l’efficacia dei centri di coordinamento e delle sale operative in caso di aggravamento dei fenomeni legati al bradisismo.
Oltre all’attivazione delle sale e dei centri di coordinamento durante il test giornaliero – organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con la Regione Campania, coinvolgendo la Città Metropolitana e la Prefettura-Ugt di Napoli, oltre ai comuni interessati, in particolare Pozzuoli, Napoli e Bacoli – sono previste evacuazioni da quattro istituti scolastici.
Le scuole coinvolte sono l’istituto Madonna Assunta a Bagnoli nel comune di Napoli, l’istituto Paolo di Tarso nel comune di Bacoli, e le scuole San Giuseppe e Giacinto Diano nel comune di Pozzuoli.
Nell’ambito della pianificazione più ampia della protezione civile per l’area flegrea, è in programma una seconda fase di test il 30 e 31 maggio per verificare le procedure operative definite dal Piano di emergenza per l’area del bradisismo, e una terza esercitazione nel mese di ottobre 2024 per testare il Piano nazionale per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei.
Intanto sono stati stanziati fondi per un totale di 17 milioni e 200mila euro per la prevenzione del rischio sismico nei Comuni della Campania. Queste risorse sono destinate agli interventi strutturali locali, come miglioramenti, adeguamenti sismici o demolizioni e ricostruzioni di edifici pubblici considerati strategici per la sicurezza.
I Comuni possono richiedere l’assegnazione dei fondi attraverso la manifestazione d’interesse predisposta dalla Regione Campania, come pubblicato sul Burc numero 31 del 15 aprile scorso. Il contributo massimo concedibile per singola opera ammessa a finanziamento è di 2 milioni di euro.
Questa iniziativa è considerata cruciale per migliorare la struttura degli edifici e delle opere infrastrutturali rilevanti per la protezione civile, come ponti e viadotti, conformemente al decreto l’Aquila.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2024 - 19:52