Durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” su Radio Crc, il dirigente sportivo Ariedo Braida è intervenuto con alcune dichiarazioni. “Bisogna precisare che con De Laurentiis non ho rapporti. È un grande presidente, ci conosciamo, ma si ferma lì.Lui è De Laurentiis, io sono un piccolo dirigente”.
“Quanto a Giovanni Manna, lo conosco.
Non ci sentiamo tutti i giorni, ma l’ho conosciuto. È un giovane e avrà buone idee, ma solo il tempo dirà se è bravo o meno.Manna dovrà dimostrare, mettersi alla prova e cercare di fare del suo meglio per far sì che il Napoli torni ad essere quello del passato che ha incantato tutti gli appassionati di calcio”.
“I tempi stanno cambiando, il mondo corre molto velocemente e certi punti di riferimento non sono più tenuti in considerazione, ma le regole sono sempre le stesse.
Tutti dobbiamo dimostrare quello che sappiamo fare, questa è la regola del calcio.Prendere decisioni è importante perché devono essere appropriate ed in linea con la società per cui lavori”.
“Scegliere il prossimo allenatore del Napoli non sarà facile.
Sono un po’ contrario alle scelte su stranieri che non conoscono il nostro campionato.Qualche calciatore andrà via, leggo in primis di Osimhen, e perdere uno del suo calibro, uno dei migliori, non sarà facile da rimpiazzare.
Il modulo non è importante, il calcio è sempre in evoluzione”.
“Non ci si può fossilizzare su un solo sistema di gioco.Per raggiungere l’obiettivo ci sono diverse strade ed è importante essere elastici.
Un allenatore bravo deve sapersi districare in tutte le situazioni senza fossilizzarsi con un modulo che talvolta può essere deleterio.Possiamo competere con tutti”.
“Credo che solo la Premier sia un po’ superiore a noi, ma il calcio è fatto anche di luoghi comuni e a volte basta una partita, una vittoria, per cambiare idea.
Se mi chiamasse il Napoli?Non si può dire no ad una chiamata del Napoli, chiunque sia il direttore che venga chiamato.”
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2024 - 14:33