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Pestaggi ai minorenni in carcere al Beccaria ripresi dalle telecamere

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Nuove sconvolgenti rivelazioni emergono dall’inchiesta della Procura di Milano su presunte torture e maltrattamenti nel carcere minorile Beccaria. Un’annotazione del Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria, depositata agli atti del fascicolo, descrive minuziosamente le violenze subite da un detenuto di 15 anni l’8 marzo scorso.

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Le immagini delle telecamere interne del carcere raccontano una “scena cruenta” che ha portato all’arresto di 13 agenti e alla sospensione di altri otto.

L’episodio dell’8 marzo

Il 15enne, che in precedenza si era procurato dei tagli “sulle braccia”, sarebbe stato prima “condotto fuori dalla cella” da quattro agenti e poi trascinato per le scale, “tirandolo anche dal braccio sanguinante”, da uno di loro.

Due degli agenti, poi, lo avrebbero spinto “contro il muro” e colpito “ripetutamente alla testa e al torace” fino a “farlo cadere a terra”. A quel punto uno degli agenti lo avrebbe colpito, quando era a terra, ancora “con numerosi calci”.

Le immagini delle telecamere

L’annotazione degli investigatori ricostruisce fotogramma per fotogramma le fasi delle presunte violenze. Le telecamere del Beccaria mostrano il 15enne che viene condotto fuori dalla cella dagli agenti, opponendosi all’accompagnamento. Sono “nitidamente visibili alcune lesioni da taglio sanguinanti al braccio sinistro”.

Le immagini riprendono poi il ragazzo che torna verso la cella con una fasciatura al braccio, dopo essere stato medicato in infermeria. Ma prima di questo, si vede uno degli agenti che lo “sbatte al muro, gli dà uno schiaffo”, mentre lo “trascina e sbilancia con la mano destra”. Il 15enne “cade a terra” e l’agente “insiste con un calcio sferrato con il piede sinistro”.

Un’altra telecamera riprende “inequivocabilmente” il momento in cui l’agente “scaglia” il 15enne contro il muro e “gli sferra uno schiaffone”. La scena “cruenta” viene “visualizzata parzialmente anche” da una telecamera vicino all’infermeria: si vede “un materasso posizionato a terra” su cui il ragazzo “cade”.

L’episodio dell’8 marzo è solo uno dei tanti contestati agli agenti del Beccaria. Le indagini della Procura di Milano hanno portato all’arresto di 13 agenti e alla sospensione di altri otto. I reati contestati vanno dalla tortura al maltrattamento contro minori, dalla lesione personale alla falsa attestazione.

Le immagini delle telecamere e le testimonianze raccolte dagli investigatori offrono un quadro agghiacciante delle violenze che si sarebbero verificate all’interno del carcere minorile Beccaria. Ora sarà la magistratura a fare luce su quanto accaduto e a stabilire le responsabilità di chi ha commesso tali atti efferati.


Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2024 - 20:14



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