Una condanna e quattro assoluzioni: questo il verdetto emesso dal giudice monocratico Norma Cardullo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine del processo sui casi di assenteismo alla Reggia di Caserta.
Un anno e cinque mesi di reclusione sono stati inflitti a Giovanni Maiale, mentre sono stati assolti gli altri imputati Benedetto Petriccione, Leonisio Ammirati, Francesco Martone e Giovanni Di Sarno, tutti ex dipendenti della Reggia tranne Martone e Ammirati, tuttora in servizio.
I lavoratori del settore vigilanza del monumento patrimonio dell’Unesco furono coinvolti in un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere e della Squadra Mobile della Questura di Caserta, con l’esecuzione, nel maggio 2018, nei confronti di Maiale e di un altro dipendente che ha patteggiato prima del processo, della misura cautelare emessa dal Gip dell’obbligo di firma prima di entrare in servizio e dopo avere terminato l’orario di lavoro.
L’indagine prese le mosse dal furto dell’incasso alla buvette della Reggia; mentre indagavano sul colpo, gli investigatori della Squadra Mobile accertarono infatti i presunti casi di assenteismo, con dipendenti che invece di tenere sotto controllo la Reggia, si assentavano per ore durante l’orario di servizio per andare a mangiare una pizza o svolgere commissioni personali, rendendo il lavoro dei ladri ancora più semplice.
Una ricostruzione che è stata ritenuta sussistente dal giudice solo per Maiale e non per gli altri quattro imputati.
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2024 - 15:38