E’ stata operata nella notte la donna. L.M. di 49anni, rimasta ferita per errore ieri pomeriggio al parco giochi di piazza Italia a Fuorigrotta nel corso di un agguato di camorra.
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Il proiettile si era conficcato nella gamba sinistra. I medici dell’ospedale San Paolo, dove si trova ricoverata, hanno estratto il proiettile e stabilizzata. È stata giudicata guaribile in 30 giorni. È stata anche già interrogata dagli agenti del commissariato san Paolo che conducono le indagini. Non è stata di grande aiuto alle indagini perché al momento degli spari era intenta a giocare con la figlioletta.
Gli inquirenti nel frattempo hanno lavorato incessantemente da ieri pomeriggio per chiarire l’accaduto. È evidente che si è trattato di un agguato di camorra mancato. Ci sarebbero le attenzioni dei clan della zona a prendere possesso del territorio del clan Troncone, in questo momento in difficoltà con la detenzione del boss Vitale Troncone e del figlio.
Ci sono gli Esposito-Iadonisi (della zona Bagnoli-Loggetta), il clan Volpe-Baratto che controlla la parte bassa di Fuorigrotta e anche i Sorianiello di Soccavo che puntano a mettere le mani sugli affari illeciti dei Troncone.
Le mire degli altri clan sulla zona controllata dai Troncone
Gli investigatori sono sulle tracce del commando che dovrebbe essere composto da giovani inesperti visto per come hanno agito sparando tra la folla e senza colpire il bersaglio stabilito. Le immagini delle numerose telecamere pubbliche e private presenti in zona stanno aiutando la polizia a ricostruire l’accaduto.
Il Dna presente nel casco abbandonato durante la fuga da un o dei componenti del commando di killer potrebbe aiutare a risalire alla sua identità. Nel frattempo ci si interroga su un successivo episodio avvenuto sempre nella serata di ieri.
Un giovane legato al clan Troncone – come riporta Il Roma in edicola– sarebbe stato ferito con il calcio di un pistola mentre si trovava in via Rossetti.
L’agguato del primo marzo in via delle Scuole Pie
L’agguato di ieri sera in piazza Italia fa seguito alla sparatoria avvenuta la sera del primo marzo scorso in via delle Scuole Pie. E anche in quel caso fu trovato un casco rotto, probabilmente caduto o alla vittima mancato o ai killer.