Un bambino autistico di Afragola risultava presente a scuola e al centro di riabilitazione contemporaneamente, durante le ore delle sue terapie. A denunciare la vicenda è la madre del piccolo Andrea, già vittima di discriminazione in una scuola paritaria del comune qualche anno fa.
Doppie presenze e attività fantasma:
“Mio figlio Andrea il mercoledì alla seconda ora non è a scuola perché si trova al centro Aias di Afragola per le sue terapie,” spiega la madre. “Lo stesso accade il venerdì alla quinta ora. Ma controllando il registro elettronico, ho scoperto che in entrambi i giorni risultava presente a scuola, anche durante le attività che non ha mai potuto fare perché era al centro di riabilitazione.”
“Ancora più grave,” prosegue la donna, “è che il registro segnalava attività fasulle anche alle prime ore del mattino, quando Andrea è ancora a casa perché entra a scuola solo alla seconda ora.”
Denuncia e richiesta di giustizia:
Di fronte a queste evidenti incongruenze, la madre di Andrea si è rivolta all’associazione “La battaglia di Andrea”, nata proprio dopo la vicenda della recita natalizia negata al bambino. L’associazione ha già dato mandato all’avvocato di denunciare l’accaduto.
Oltre al danno, la beffa:
“Non solo mio figlio è stato segnato come presente a scuola quando era altrove,” denuncia la madre, “ma risultavano addirittura svolte attività che non ha mai potuto fare. Questo è inaccettabile e rappresenta una beffa oltre al danno.”
Un caso che solleva interrogativi:
La vicenda di Andrea solleva interrogativi sulla gestione del registro elettronico e sulla tutela dei diritti dei bambini con disabilità. L’associazione “La battaglia di Andrea” e la famiglia del bambino chiedono che venga fatta luce sulla vicenda e che i responsabili vengano sanzionati.
Richiesta di chiarimenti e tutela dei diritti:
L’episodio di Afragola evidenzia la necessità di rafforzare i controlli e la trasparenza nella gestione dei dati scolastici, soprattutto per quanto riguarda i bambini con disabilità. È fondamentale che i loro diritti siano sempre rispettati e tutelati, evitando discriminazioni e negligenze che possono arrecare ulteriori sofferenze a questi bambini già fragili.
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2024 - 15:24 / di Cronache della Campania