Le voragini che hanno colpito il Vomero a Napoli hanno avuto un impatto devastante sulle attività commerciali della zona. I negozianti denunciano un crollo del 50% degli incassi da fine febbraio e chiedono ristori al Comune.
Le associazioni di categoria si schierano al fianco dei commercianti e chiedono misure di sostegno non solo per le attività direttamente danneggiate dai dissesti, ma anche per quelle che hanno subito un calo di clientela a causa della viabilità impazzita e dei parcheggi inaccessibili.
Il Comune frena sulla possibilità di risarcimenti collettivi, paventando un precedente pericoloso. La priorità al momento sembra essere quella di aiutare la pizzeria di Gabriele Troisi, completamente distrutta dalla seconda frana, ma per gli altri esercizi commerciali le strade per ottenere un risarcimento appaiono in salita.
Le stime parlano di 2 milioni di euro di mancati incassi per l’intera area del Vomero e San Martino. I commercianti chiedono la sospensione delle cartelle esattoriali e l’organizzazione di un tavolo di confronto con le associazioni di categoria.
La situazione è critica e richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni. E’ necessario trovare soluzioni concrete per aiutare le attività commerciali in difficoltà e scongiurare il rischio di licenziamenti.
Le richieste di risarcimento danni sono una conseguenza inevitabile di questa tragedia. Il Comune dovrà assumersi la responsabilità di quanto accaduto e trovare le risorse necessarie per risarcire i cittadini e le imprese danneggiate.
La sicurezza del territorio e la tutela del tessuto economico sono due priorità inderogabili. La città di Napoli ha bisogno di manutenzione e di interventi strutturali per evitare che tali disastri si ripetano in futuro.
Non aspettiamo che ci scappi il morto per intervenire. E’ tempo di rimboccarsi le maniche e di lavorare insieme per ricostruire il Vomero e ridare speranza ai suoi abitanti.
Articolo pubblicato il giorno 12 Marzo 2024 - 13:05