L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha diramato un comunicato in merito alla scossa di terremoto di magnitudo 3 che ha interessato il Vesuvio nella serata di ieri, 11 marzo 2024.
L’INGV precisa che la sismicità del Vesuvio è totalmente indipendente da quella in atto ai Campi Flegrei, essendo legata a differenti dinamiche.
Il Vesuvio, come tutti i vulcani attivi, ha la sua sismicità caratteristica, connessa alla sua normale evoluzione in un periodo di quiescenza come quello attuale.
L’Istituto registra centinaia di eventi sismici al Vesuvio ogni anno, generalmente di magnitudo molto bassa e non avvertiti dalla popolazione. A questi si intercalano periodicamente eventi di energia maggiore, come quello di magnitudo 2.8 verificatosi a marzo 2023.
Eventi come quello di ieri sono più rari e rappresentano casi isolati. Possono verificarsi al di fuori dell’asse craterico e a profondità maggiori, probabilmente correlati alla riattivazione di faglie nel basamento dell’edificio vulcanico.
Il terremoto più forte in area vesuviana dal 1944 ad oggi è stato quello del 1999 di magnitudo 3.6.
L’INGV sottolinea che terremoti come quello di ieri non forniscono informazioni specifiche sull’attività del vulcano. Tuttavia, tutti i sistemi di sorveglianza dell’Istituto sono costantemente attivi per monitorare qualsiasi variazione che possa indicare un cambiamento nello stato del sistema vulcanico.
Ad oggi, la rete di monitoraggio del Vesuvio non ha registrato anomalie e il livello di allerta rimane verde.
L’INGV rassicura la popolazione e ribadisce l’importanza di mantenere la calma e di seguire solo le informazioni provenienti da fonti ufficiali.
Articolo pubblicato il giorno 12 Marzo 2024 - 13:49