<strong>Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, affronta con franchezza la difficile situazione del club, nonostante le minacce, le offese e gli attacchi subiti negli ultimi mesi. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Iervolino si mostra determinato a rimanere al timone della squadra, nonostante lo spettro della retrocessione in Serie B si faccia sempre più concreto.
“Se fosse per il bene dell’azienda farei un passo indietro”, ammette Iervolino, “ma per ora non se ne parla. La Salernitana sta vivendo una stagione pessima, ma questo è il momento di restare in sella”. Non nasconde le difficoltà incontrate lungo il cammino: “Non avevo previsto di vivere una stagione come questa, né di dover spiegare ai miei figli il motivo delle minacce e degli attacchi subiti”.
Tuttavia, Iervolino è consapevole dei propri errori: “Ho fatto tanti errori, avrei dovuto seguire il mio istinto, non farmi condizionare e essere più presente”. Riguardo alla possibilità di retrocedere in Serie B, Iervolino ammette che “l’aritmetica ci tiene ancora in gioco”, ma sottolinea che sta valutando attentamente le prossime mosse: “Mi sto guardando attorno, voglio riflettere bene. E vi assicuro che ci sarà una rivoluzione”.
Una rivoluzione che, secondo il presidente della Salernitana, è necessaria anche nel sistema calcistico in generale: “L’industria del calcio vive una tranquilla rassegnazione nel non muovere nulla, questo mi spaventa. Abbiamo miliardi di debiti in tutto il sistema, così il calcio muore”. Infine, Iervolino chiarisce che le scelte future del club non saranno dettate dai nomi, ma da un progetto solido e sano: “Basta con i nomi, non sono questi che danno credibilità al progetto. Non sono entrato nel calcio per avere visibilità, non ne avevo bisogno”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Marzo 2024 - 10:46