L’ex attaccante della Seleção, del Real Madrid e del Milan, Robson de Souza, meglio noto come Robinho, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Tremembé, dopo che la giustizia italiana lo ha condannato a nove anni di detenzione per stupro. La notizia ha destato preoccupazione per l’incolumità fisica del calciatore, come affermato dall’avvocato José Eduardo Alckmin in un’intervista alla Cnn.
La difesa teme che Robinho sia esposto a ricatti e maltrattamenti durante la sua permanenza in carcere. L’avvocato dell’ex calciatore ha annunciato un ricorso contro la detenzione affinché il caso sia analizzato da più giudici della Corte Suprema. Robson de Sousa è stato arrestato dalla polizia federale dopo che il giudice della Corte Suprema, Luiz Fux, ha respinto la richiesta della difesa di sospendere l’esecuzione della condanna.
L’atleta, che si trovava con la famiglia nella sua villa di Guaruja, è stato condotto presso la sede della polizia federale di Santos e successivamente trasferito in un penitenziario. La difesa di Robinho sostiene che l’omologazione della sentenza italiana da parte dei giudici sia incostituzionale e confida in una revisione da parte della Corte Suprema. Tuttavia, la richiesta di posticipare il trasferimento in carcere è stata respinta dal giudice Fux.
I magistrati hanno deciso per l’immediata carcerazione considerando il periodo di libertà che Robinho ha goduto dopo la condanna in Italia, a cui si era sottratto trasferendosi in Brasile, sapendo che non sarebbe stato estradato. L’ex calciatore era stato condannato per lo stupro di gruppo di una giovane albanese avvenuto nel 2013 a Milano. La vittima era in stato di incoscienza a causa dell’abuso di alcol, mentre Robinho e i suoi complici hanno sempre sostenuto che il rapporto fosse consensuale.
Articolo pubblicato il giorno 22 Marzo 2024 - 13:17