Per Franco Panariello, il 56enne residente a Torre del Greco, è stato disposto il giudizio immediato per l’omicidio della moglie, Concetta Marruocco, avvenuto a Cerreto d’Esi, nelle vicinanze di Ancona.
La tragedia si è consumata la notte del 14 ottobre quando l’uomo, in un momento di separazione coniugale, ha ucciso la donna con 43 coltellate mentre dormiva nella loro camera da letto. Panariello era stato accusato di maltrattamenti familiari, stalking e violenza sessuale nei confronti della moglie.
Nonostante fosse sotto sorveglianza elettronica con divieto di avvicinamento, quella notte il braccialetto non ha segnalato il suo ingresso nell’abitazione. Il procuratore Paolo Gubinelli ha concluso le indagini per l’imputato, che si è dichiarato colpevole, chiedendo un processo immediato.
L’udienza è stata fissata per il 21 giugno presso la Corte di Assise di Ancona. Durante la chiusura delle indagini è stata esclusa la premeditazione, inizialmente contestata a Panariello, e il processo è stato richiesto per omicidio volontario aggravato dal legame di parentela, dalla minore capacità difensiva, dall’uso dell’arma e per la violazione del divieto di avvicinamento, il che potrebbe portare a una condanna all’ergastolo.
La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Ruggero Benvenuto, ha presentato un’istanza al giudice preliminare per un rito alternativo, sollevando anche la questione di costituzionalità dell’accusa di omicidio del coniuge, sostenendo che sia in contrasto con il principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione.
L’avvocato ha espresso la speranza che il Tribunale prenda in considerazione la questione sollevata e la sottoponga alla Corte Costituzionale per una valutazione approfondita. Panariello si era recato nell’abitazione della moglie armato di un coltello da cucina.
Articolo pubblicato il giorno 19 Marzo 2024 - 21:29