Una madre con il cuore spezzato, una famiglia devastata dal dolore, e un grido di giustizia che si leva forte nell’aria di Napoli. Questa mattina, davanti al Tribunale dei Minori, si è tenuta una manifestazione per chiedere giustizia per Giovanbattista Cutolo, noto come Giogiò, il giovane di 24 anni brutalmente ucciso lo scorso 31 agosto.
La madre di Giogiò, accompagnata da circa 50 persone tra amici e parenti del ragazzo, ha espresso la propria disperazione e determinazione davanti alla sala d’udienza, dove si svolgeva l’udienza preliminare del processo contro il 17enne accusato dell’omicidio. “Vogliamo la giustizia, se non ci sarà faremo la rivoluzione civile”, ha gridato la madre al megafono, denunciando la perdita insopportabile del figlio e l’urgente necessità di un verdetto equo.
Il giovane accusato ha scelto il rito abbreviato, confessando di aver sparato ma negando l’intenzione di uccidere. La famiglia e gli amici di Giogiò hanno esposto uno striscione con la scritta “Vogliamo giustizia per Giogio”, mentre molti portavano strumenti musicali in onore del talento musicale del giovane, membro dell’Orchestra Scarlatti junior.
Il padre di Giogiò, Franco Cutolo, ha espresso la speranza in una pena esemplare, ma ha anche sollevato questioni più ampie riguardanti la sicurezza dei minori e l’accesso alle armi. “Il primo problema sono le armi, troppe in mano ai minori”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di interventi immediati e politiche sociali più efficaci.
Articolo pubblicato il giorno 19 Marzo 2024 - 10:42