E’ stato un agguato non completato quello di ieri pomeriggio a Ponticelli che ha trasformato la zona tra via delle Metamorfosi, al l’altezza della stazione della Circumvesuviana, proprio all’incrocio con via Bartolo Longo in un set di un film crime di quelli che si vedono su Netflix.
Ci sono due feriti, di cui uno in gravi condizioni, e alcuni fuggitivi. I primi, erano gli obiettivi dell’agguato, e dovranno dire più di una preghiera per ringraziare di essere ancora in vita.
I feriti sono Vincenzo Rienzo, 23 anni, originario di Acerra, e Giuseppe Tulipano, 32 anni, entrambi con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale del Mare. Il più giovane è in condizioni critiche, è stato ricoverato in terapia intensiva ed è stato intubato, mentre il 32enne è ancora in ospedale ma non è in pericolo di vita (ha una frattura alla gamba).
Le indagini sono in corso da parte dei Carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’evento. Le prime informazioni suggeriscono uno scenario preoccupante. Secondo fonti investigative, non ancora confermate, i due feriti potrebbero avere legami con una nuova organizzazione criminale con base nel quartiere De Gasperi. Questo gruppo emergente è noto come “i ragazzi dell’isolato 17” e si occupa principalmente del traffico di droga.
Un anno fa, esattamente il 19 febbraio, Giuseppe Tulipano fu arrestato a Mergellina dai carabinieri del nucleo operativo di Napoli centro insieme ad altre tre persone. Furono fermati perché trovati in possesso di una pistola rubata all’interno della loro auto.
La notte dell’arresto, verso le due, Emmanuel Aprea (allora 18enne e indagato insieme a Francesco Pio Valda per il tentato omicidio di Ciro Marigliano avvenuto il 16 febbraio 2023 a San Giovanni a Teduccio), Antonio De Cristofaro (24 anni), Tulipano e un 20enne incensurato furono arrestati per porto illegale di arma comune da sparo e ricettazione mentre stavano percorrendo il lungomare. All’interno del loro veicolo, i carabinieri trovarono una pistola Beretta calibro 7,65 (rubata) con 6 proiettili e 1.600 euro in contanti.
Gli investigatori sono convinti che i due giovani siano stati inseguiti da un commando del clan De Micco-De Martino. L’inseguimento sarebbe durato diversi chilometri e sarebbero stati sparati diversi colpi di pistola, anche se al momento non è stato ritrovato alcun proiettile. Una volta esaurito il munizionamento delle armi, il gruppo avrebbe colpito la moto con l’intenzione di uccidere i fuggitivi.
Il commando, tuttavia, non è riuscito a completare il suo intento e ha abbandonato l’auto utilizzata per l’aggressione, fuggendo dalla scena. L’auto è stata sequestrata e sarà sottoposta ad analisi da parte degli esperti forensi, che cercheranno tracce degli occupanti all’interno del veicolo.
Anche il mezzo dei due feriti è stato sequestrato per ulteriori indagini necessarie per comprendere la dinamica dello scontro tra i due veicoli. Gli investigatori cercheranno di interrogare al più presto almeno il giovane meno gravemente ferito in ospedale per ottenere informazioni utili. Nel frattempo, i Carabinieri stanno raccogliendo tutte le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
(nella foto il luogo dell’agguato e il ferito Vincenzo Rienzo)
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