La Corte d’Appello di Napoli ha riformulato le condanne per i nove imputati coinvolti nel processo sui nuovi ras e affiliati alla camorra di Pianura.
Il processo si inserisce in un’inchiesta più ampia che ha portato all’arresto di oltre 50 persone nel luglio 2022. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla DDA, hanno fatto luce sulle attività dei clan Carillo e Calone.
Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno permesso di ricostruire la tensione tra i due gruppi, sfociata in scontri a fuoco e atti intimidatori. Il teatro principale della faida è stata via Evangelista Torricelli.
Le indagini hanno inoltre documentato il traffico di droga, le estorsioni alle piazze di spaccio, i tentativi di estorsione ai danni di attività imprenditoriali e la detenzione di armi da sparo.
La sentenza di appello – come ha anticipato Il Roma – pur confermando la responsabilità degli imputati, ha riconosciuto le attenuanti generiche e ridotto le condanne.
Le pene sono state ridotte rispetto al primo grado di giudizio:
Antonio Carillo: da 18 a 14 anni di reclusione
Pasquale Carillo: 9 anni e 8 mesi (in continuazione con altra sentenza)
Francesco Capuozzo: 9 anni e 4 mesi (escluso il ruolo di capo)
Elisabetta Carillo: 6 anni
Luigi Di Lorenzo: 9 anni e 4 mesi
Giovanna Improta: 6 anni e 1 mese
Ciro Pagano: 6 anni e 2 mesi
Rosaria Brandi: 6 anni
Antonio Luongo: 2 anni e 8 mesi
Articolo pubblicato il giorno 5 Marzo 2024 - 13:59 / di Cronache della Campania