La Polizia di Stato ha effettuato 21 perquisizioni in diverse province della Lombardia, portando all’arresto di 4 individui per detenzione di materiale pedopornografico e di un altro soggetto coinvolto in abusi su minori.
Tra le persone coinvolte vi sono individui che hanno prodotto materiale pedopornografico coinvolgendo persino bambini di pochi anni in atti sessuali ripresi in streaming.
Le indagini sono scaturite da un’operazione coordinata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano e dalla locale Procura della Repubblica, in seguito a una segnalazione del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Il coinvolgimento dei soggetti arrestati nella produzione e condivisione di contenuti pedopornografici è stato scoperto grazie all’analisi di oltre 117.000 connessioni da parte della Polizia Postale di Milano.
Le indagini hanno permesso l’identificazione di 26 persone, di cui 5 con precedenti specifici, che agivano in modo anonimo su noti social network utilizzando profili falsi e connessioni Wi-Fi non riconducibili direttamente a loro.
Queste attività illecite sono state bloccate grazie alla competenza degli operatori specializzati e all’uso di moderne tecniche di investigazione informatica. Numerosi dispositivi informatici sono stati sequestrati durante le operazioni, contenenti migliaia di file pedopornografici.
In seguito alle perquisizioni, è emerso che alcuni degli arrestati erano coinvolti nella condivisione online di video di abusi sessuali su bambini neonati e di tenera età. Questi gravi crimini sono stati portati alla luce grazie al lavoro efficiente e accurato della Polizia che ha permesso di fermare le attività criminali di almeno sei individui coinvolti nella produzione di materiale pedopornografico.
Articolo pubblicato il giorno 13 Marzo 2024 - 12:55