E’ iniziata stamattina la ‘Parthenope Women’s Week’, settimana promossa dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università Parthenope per dibattere sul tema dei diritti della donna, in vista delle celebrazioni per l’8 marzo.
Incontri, dibattiti e seminari individuati con una ‘Call for proposal’ alla quale hanno risposto oltre 40 docenti che hanno presentato progetti di ricerca incentrati su tematiche ‘rosa’, tra queste: ‘ donne e lavoro’, ‘i divari di genere nell’istruzione’, ‘imprenditorialità al femminile’, ‘donne, sport e salute’, ‘le donne nelle organizzazioni complesse’.
‘Dopo la settimana promossa dal Cug in occasione del 25 novembre per discutere del drammatico tema della violenza sulle donne – ha sottolineato la Presidente del CUG, prof. Maria Ferrara – ora dedichiamo una settimana al dibattito sui diritti delle donne, sulle conquiste politiche, sociali ed economiche e su quanto ancora c’è da fare. Dobbiamo riconoscere e valorizzare il contributo delle donne e lavorare per raggiungere una piena parità dei diritti”.
Prima giornata di lavori introdotta dal Rettore Antonio Garofalo: “Da economista mi piace ragionare con i numeri, e mi ha colpito un lavoro redatto dal centro studi della Camera dei Deputati lo scorso dicembre: se le donne occupate nel nostro paese sono meno di dieci milioni, gli uomini raggiungono i 13 milioni, e questo nonostante le azioni promosse dal Governo, nel nostro ambito dal Ministero dell’Università, per ridurre il divario anche grazie ai fondi PNRR. Questo significa che, se tanto è stato fatto, tanto c’è ancora da fare. Ricordiamo anche che, in merito al riconoscimento accademico al tema del gender gap, il 2023 ha visto il Premio Nobel all’economia conferito alla Professoressa Claudia Goldin di Harward University che si occupa proprio di questi temi, quindi la sensibilizzazione è forte. Sono certo che in tempi brevi non parleremo più di equiparazione di diritti ma di cercare dei diritti che siano comuni per tutti i lavoratori”.
Un momento molto coinvolgente è stato quello con l’attrice Rosaria De Cicco ed il suo monologo Donne 2.0, un excursus sulle donne raccontato attraverso sue opere e quelle di autori della nostra terra come Eduardo de Filippo, Annibale Ruccello ed Ernesto Murolo.
Conclusione affidata alla cantante STE che ha raccontato ai ragazzi con estrema semplicità e grande empatia la sua esperienza personale ed artistica, l’arrivo a Napoli con la guida della madre e l’aiuto di una famiglia napoletana, i momenti difficili e le grandi soddisfazioni poi raggiunte grazie alla musica. Gran finale con la sua performance canora ‘Anema e core’ tra gli applausi commossi della platea.
Articolo pubblicato il giorno 5 Marzo 2024 - 11:00