<strong>Meret: 6,5. Chiamato in causa pochissime volte, la prima alla mezz’ora: super parata in tuffo su Zapata.Può poco e nulla sulla rovesciata da due passi di Sanabria: tocca anche il pallone, che si spegne ugualmente in rete.
Di Lorenzo: 6. Una serie di cross interessanti dalla destra in avvio, buona l’asse con Politano.
Si spegne lentamente e offensivamente è sempre meno influente nella ripresa.
Ostigard: 6. Molto utile nei duelli aerei, sia in difesa sia in avanti, dove con una serie di sponde e colpi di testa interessanti prova a seminare il panico.
Juan Jesus: 6. Non perfetto in alcune situazioni, ammonito a metà primo tempo, meglio in altre.Contiene bene Zapata nelle poche sortite dei granata in avanti.
Mario Rui: 6,5. Difensivamente qualche sbavatura, ma in avanti l’asse con Kvara è ancora calda e ricorda quella dei bei tempi: la giocata e il cross che portano al gol sono di pregevole fattura (dall’80’ Olivera: sv).
Anguissa: 5,5. Poca roba, il Toro spesso e volentieri salta il centrocampo con facilità e in avanti mette meno qualità del solito.
Lobotka: 6. Pochi varchi, il Napoli comunque fa girare bene il pallone e crea tante situazioni pericolose (dal 92′ Lindstrom: sv).
Zielinski: 5. Qualche disattenzione e una generale sensazione di un giocatore che cammini in campo, come nel malinteso con Lobotka che a metà primo tempo libera Zapata al tiro e costringe Meret al miracolo (dal 67′ Traorè: 6).
Politano: 7. Per larghi tratti del primo tempo l’uomo più pericoloso, tante giocate e due palle al bacio per Kvara che però spreca.
Anche ad inizio ripresa gli spunti più interessanti nascono dai suoi piedi (dal 67′ Raspadori: 6).
Osimhen: 5. Ingaggia sin dai primi minuti un bel duello con Buongiorno che il difensore italiano stravince, usando anche in qualche circostanza le maniere forti.Dà a sportellate, prova a rendersi utile ma di concreto sono poche le occasioni da lui create.
Kvaratskhelia: 7. Il grande rimpianto in avvio dell’occasione a tu per tu con Milinkovic-Savic sprecata, ma dopo è un assolo del georgiano.
Occasioni su occasioni, la rete del vantaggio, una traversa e una serie di botte terrificanti dalla distanza che fanno tremare la difesa granata.
Articolo pubblicato il giorno 8 Marzo 2024 - 23:04