Gli orologi di lusso rubati in varie località europee dalla banda di rapinatori di origine napoletana venivano smontati e poi ricomposti per eludere i controlli ordinari. Lo spiega Antonio Serpico, vicequestore della Polizia di Stato di Napoli, commentando l’operazione della Polizia che questa mattina ha eseguito 8 mandati di arresto europei nei confronti di altrettanti presunti responsabili di più rapine di orologi di lusso perpetrate in diversi Stati europei.
In totale, 35 individui sono stati arrestati negli ultimi mesi come parte di un’operazione internazionale guidata da Europol. Le rapine si svolgevano nelle principali destinazioni turistiche della Spagna, ma anche in città della Francia, Austria, Germania e Svizzera.
“I rapinatori – afferma Serpico – erano gruppi organizzati provenienti dalla capitale della Campania, le cosiddette ‘paranze’, che si dirigevano verso le principali città e località turistiche europee.
Il loro metodo prevedeva l’assegnazione di ruoli specifici a ciascun membro del gruppo: c’era chi sceglieva la vittima, chi la seguiva e chi effettivamente rubava l’orologio dal polso per poi fuggire su un motociclo guidato da un complice in attesa poco lontano.
Gli orologi venivano poi reinseriti nel mercato nero attraverso ricettatori esperti, che spesso, per nascondere l’origine criminale, non esitavano a smontare gli orologi nelle loro varie parti per poi assemblarne altri, in modo da sfuggire ai controlli regolari”.
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