Durante l’episodio di “Si Gonfia la Rete” condotto da Raffaele Auriemma su Radio Crc, è intervenuto Arturo Testa, avvocato di Aurelio De Laurentiis: “La proposta avanzata è quella di realizzare il nuovo stadio del Napoli a Bagnoli.Tale proposta richiede il consenso unanime di tutti gli attori coinvolti.
La società esprime la sua disponibilità, e il presidente ha già esaminato la fattibilità di svolgere contemporaneamente i lavori mantenendo attiva la struttura esistente per gli eventi”.
“Dalle indagini condotte, è emerso che Bagnoli rappresenta la destinazione più idonea.Attualmente, sono in fase di avvio le procedure per la bonifica, successive alle fasi di appalto.
Entro 18 mesi, prevediamo che l’area sarà bonificata e restituita alla città.Durante la recente riunione a Roma, è stata confermata l’approvazione e l’inizio dei lavori, con un completamento stimato tra 18 e 24 mesi a partire dalla data di avvio”.
“Successivamente, sarà necessario definire l’utilizzo dell’ampia area di 250 ettari.
Un progetto contempla un vasto parco urbano di 120 ettari, all’interno del quale il presidente immagina la costruzione dello stadio e di un centro tecnico con campi di allenamento.Inoltre, si prevede l’inclusione di campi di calcio accessibili ai giovani meno fortunati.
Poiché i terreni sono di proprietà dello Stato, il governo si è assunto la responsabilità di queste attività, con l’intenzione di trasferire gli impianti completati al Comune e alla città”.
“Gli studi condotti finora sullo stadio Maradona non hanno fornito una soluzione tecnica praticabile, poiché costruire uno stadio all’interno di uno stadio si rivelerebbe impraticabile sia per gli spettatori che per la squadra stessa.Di conseguenza, il presidente ha abbandonato l’idea di rinnovare il Maradona per concentrarsi sulla realizzazione di una nuova struttura moderna altrove”.
“La possibile candidatura del Maradona per ospitare Euro 2032 potrebbe coinvolgere anche il nuovo impianto, in quanto rispetta le tempistiche necessarie.
L’obiettivo è concentrare lo stadio e il centro sportivo in un unico sito, ma in presenza di visioni divergenti degli altri attori coinvolti, potrebbero essere valutate soluzioni alternative.Il prossimo passo sarà la presentazione del progetto agli organi di governo per ottenere l’approvazione.”
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