Sabato 16 marzo dalle ore 18.30, NarteA torna ad animare il sottosuolo partenopeo, con la visita teatralizzata Lapis – Racconti dal grembo di Napoli, suggestivo itinerario presso il Lapis Museum.
Un percorso che attraversa i secoli, partendo dalla Basilica di Santa Maria Maggiore e arrivando fino alla cripta e agli ambienti sotterranei, dove gli spettatori si troveranno a vivere un viaggio nel tempo alla ricerca della pietra fondativa dell’antica basilica. La visita teatralizzata, realizzata in collaborazione con LAPIS Museum, incrocia l’itinerario esplicativo della guida Matteo Borriello con le pièce teatrali scritte da Febo Quercia, interpretate da Mario Di Fonzo, Irene Grasso, Katia Tannoia.
Al termine dell’evento è previsto un aperitivo con degustazione di vino. Costo del biglietto € 20; 14 euro per ragazzi dai 12 ai 18 anni. Info e prenotazioni ai numeri 339 7020849 o 333 3152415.
Fatta edificare sui resti del tempio di Diana nel 533 dal Vescovo Pomponio, la fondazione della basilica di Santa Maria Maggiore è legata ad un’antica leggenda popolare, secondo la quale il diavolo, sotto le spoglie di un maiale, infestava il centro antico. Pomponio la fece costruire in seguito ad un sogno nel quale la Madonna gli ordinò di erigerla nel luogo dove si sarebbe trovato un panno celeste, sotto il quale c’era una roccia con una croce, la pietra santa, divenuta oggetto di venerazione.
Il percorso ideato da NarteA è un viaggio che dalla chiesa giunge nel ventre di Napoli per ammirare una porzione del sottosuolo partenopeo assolutamente inedita, che racchiude, oltre ad un segmento dell’antico acquedotto romano, anche uno dei tanti ricoveri antiaerei che durante la Seconda Guerra Mondiale accolse migliaia di napoletani proteggendoli dai bombardamenti.
Febo Quercia immagina un itinerario surreale che vede protagonista la materia tufacea, tipica delle costruzioni del centro storico partenopeo: il tufo, pietra leggera e porosa, assorbe vicende e umori, animi e storie della Napoli antica.
I personaggi che si incontreranno lungo il percorso sono elementi che raccontano storie sepolte e raccolte dalla pietra antica: anime di una Napoli scomparsa e sommersa, che scorre sotterranea sotto i nostri piedi. Dalla magica sala della luna ai 140 scalini che conducono alla cava tufacea: NarteA propone un viaggio a ritroso nel tempo, che partirà dai resti del tempio di Diana per arrivare alla leggenda delle janare fino agli eventi della Seconda Guerra Mondiale e alla storia della Pietrasanta, pietra fondativa, sulla quale è eretta la basilica.
Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2024 - 12:00