La Procura di Avellino ha messo sotto i riflettori il “concertone” tenutosi il 16 agosto scorso nell’ambito del Summer Festival, un evento promosso dall’amministrazione comunale. Almeno tre persone risultano attualmente indagate, con i nomi ancora sconosciuti, con l’accusa di turbata libertà degli incanti e abuso di ufficio per aver affidato direttamente l’organizzazione dell’evento a un’agenzia di Avellino, al costo di 280 mila euro.
Secondo quanto denunciato dai consiglieri comunali di opposizione Nicola Giordano, Francesco Iandoli e Dino Preziosi, che sono stati anche ascoltati dal Procuratore capo Domenico Airoma, l’agenzia East Side, al momento dell’assegnazione dell’incarico, non possedeva l’autorizzazione per gestire eventi e spettacoli. Successivamente, la suddetta agenzia avrebbe ottenuto la modifica del Codice Ateco. Le indagini hanno preso una svolta significativa, e nella giornata di ieri i carabinieri hanno acquisito presso la sede comunale due delibere direttamente connesse al processo investigativo in corso.
Il fascicolo si concentra sull’ipotesi di irregolarità nel processo di affidamento dell’evento e sulle circostanze che hanno portato alla selezione dell’agenzia, evidenziando le presunte violazioni normative commesse in relazione alla gestione dell’evento. L’indagine mira a gettare luce sulla correttezza delle procedure adottate dall’amministrazione comunale e sull’operato dell’agenzia coinvolta.
Articolo pubblicato il giorno 1 Marzo 2024 - 16:26