Giugliano. Era accusato di maltrattamenti nei confronti della ex moglie. Maltrattata a parole, con alcune discussioni sfociate in violenza e davanti al figlio minore, con atteggiamenti pesanti anche dopo banali liti.
Ma le accuse della donna – dopo un lungo processo che hanno messo alla gogna per anni il 40enne di Giugliano, Luciano Mallardo difeso dal penalista Luigi Ciocio – , e dopo un lungo calvario giudiziario, sarebbero state ritenute prive di riferimenti a fatti precisi dalla giudice del Tribunale di Napoli Nord (seconda sezione Coll. A – Presidente Rossella Marro) ai fini di una condanna.
Per capire esattamente il giudizio del tribunale, occorre attendere le motivazioni della sentenza, ma già nel corso delle udienze è stato possibile farsi un’idea di una situazione tutt’altro che chiara, per la quale, comunque, il pubblico ministero Lojodice aveva formulato la richiesta di assoluzione.
L’accusa – secondo le requisitorie del legale Ciocio – faceva riferimento ad alcuni episodi raccontati dalla donna, che nel periodo del loro matrimonio, poi finito con una separazione, avrebbe subito controlli maniacali sul cellulare, aggressioni verbali e fisiche violente, che però non era riuscita a collocare temporalmente.
Pertanto, dopo le arringhe del noto penalista, il giudice ha assolto Mallardo da tutte le accuse. Lo stesso aveva anche dovuto subire l’onta della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
A distanza di due anni dalla denuncia e dall’applicazione della misura coercitiva è stata finalmente fatta giustizia ad un’accusa infamante rivolta dalla ex moglie M. M. all’ormai ex marito.
P.B.
Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2024 - 09:00