Due settimane fa sembrava che gli agenti del Commissariato San Giovanni Barra, insieme con i loro colleghi della Squadra Mobile di Napoli Sezione Antirapina, avessero incastrato Pasquale Accetto per le due rapine commesse lo scorso 5 febbraio alle otto di sera nel quartiere di Barra in danno di due Eurobet.
I poliziotti, dopo aver incrociato gli esiti delle immagini dei locali assaliti con le dichiarazioni dei dipendenti hanno acquisito dal profilo Instagram della compagna dell’indagato una foto in cui il ragazzo aveva al dito anulare lo stesso anello che secondo i denuncianti indossava quando gli ha puntato la pistola in faccia.
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Sul provvedimento cautelare veniva anche evidenziato che Accetto nel momento in cui veniva fermato indossava gli stessi jeans che aveva quando sono state commesse le azioni predatorie.
In più, gli agenti avevano acquisito il contratto di noleggio dell’auto su cui è salito il rapinatore datosi alla fuga, risultato essere intestato proprio al soggetto fermato.
Tutti questi elementi avevano determinato il pubblico ministero a emettere un decreto di fermo per gravi indizi oltre che per il pericolo di fuga, visto che il ragazzo si era nel frattempo anche reso irreperibile.
Ma il tribunale del Riesame di Napoli ieri ha accolto le argomentazioni avanzate dagli avvocati Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo i quali hanno fatto notare che il quadro indiziario presentasse dei punti di criticità e che per tale motivo il ragazzo dovesse essere immediatamente scarcerato.
Il Riesame ha accolto le istanze dei suoi avvocati
Ieri infatti le porte del penitenziario di Via Poggioreale si sono riaperte. Ed ora resta l’incognita di chi abbia rapinato i due centri scommesse di Giovanni Forte, l’ormai famoso imprenditore anticamorra che proprio tre giorni fa ha riaperto i centri scommesse parlando di “vittoria dello Stato” dopo l’arresto di Accetto.
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Articolo pubblicato il giorno 3 Marzo 2024 - 07:42