Sabato 9 marzo alle ore 18:30, presso la Sala Concerti San Lorenzo, in occasione del trentennale dell’omicidio di don Peppe Diana, le associazioni Migr-Azioni ETS, il Presidio Libera Eboli “Aniello Giordano” e la Pro Loco Eboli, organizzano “Le voci per non dimenticare. Don Diana, a trent’anni dall’omicidio”, evento patrocinato dal Comune di Eboli.
Don Peppe Diana è stato un sacerdote che ha fatto della sua vita una bandiera di libertà contro la camorra, e per questo il 19 marzo del 1994, alle ore 07:20, nel giorno del suo onomastico, è stato tragicamente ucciso, con 5 colpi di pistola, mentre si preparava nella sacrestia per celebrare la messa nella chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, da un sicario al soldo del Clan dei Casalesi, che controlla con i loro traffici illeciti l’intero territorio della provincia di Caserta. In questa occasione sarà presentato il libro “Per rabbia e per amore. Le impronte dei passi di don Peppe Diana”, scritto da Raffaele Sardo, edito da Guida Editore.
Il giornalista Raffaele Sardo, è tra i fondatori del Comitato don Diana Aps, ha scritto per diversi quotidiani nazionali come l’Unità, Il manifesto, Ilfattoquotidiano.it. Ha collaborato con il programma Anno Zero. Attualmente firma articoli su La Repubblica Napoli. Ha pubblicato i libri La Bestia. Camorra. Storie di delitti, vittime e complici (Melampo, 2008); Come nuvole nere. Vittime innocenti (Melampo, 2013); Don Peppe Diana. Un martire in terra di camorra (Di Girolamo, 2015) e Giancarlo Siani, il ragazzo che amava la vita (Iod, 2018).
L’evento rientra nel “Programma per il trentennale di don Peppe Diana” e nei “Cento passi verso il 21 marzo”. A introdurre l’incontro saranno Enrico Tortolani, Presidente della Consulta Cultura Eboli, Mariapia Mercurio e Daniela Cavaliere del Presidio Libera Eboli “Aniello Giordano”, Raffaele Agresti, dell’Associazione Migr-Azioni, seguiranno i saluti istituzionali del Sindaco di Eboli, Mario Conte, e dell’assessore alla Cultura, Lucilla Polito, dialogherà con l’autore il giornalista Michele Giordano, giornalista Rai. Le letture dei brani sono affidate a Agnese Attianese, Filomena Sessa e Mariapia Gallotta, dell’associazione “I Cantori di San Lorenzo”.
IL LIBRO
Il 19 marzo 1994, il giorno in cui fu ucciso don Peppino Diana a Casal di Principe, è diventata una data simbolo. Quell’omicidio avvenuto in una parrocchia, dove è stata profanata la sacralità del luogo e dove è stata messa in discussione anche l’autorità ecclesiale, ha sancito uno spartiacque tra il prima e il dopo. Chi pensava che la morte di don Peppe avrebbe fermato una storia che guardava alla rinascita di una terra inzuppata di sangue, si sbagliava. Il libro si pone l’obiettivo di dare un contributo a ricostruire anche una narrazione religiosa di un prete che ha scelto consapevolmente il martirio. Sarà il dialogo tra madre, padre e figlio, a scandire i tempi dei racconti dove si snocciolano i ricordi che hanno segnato la storia di una resistenza contro la camorra che ha avuto tanti protagonisti che animano le pagine di questo libro.
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