“Il caso Tenco”, uno spettacolo di Dino De Angelis, narratore e scrittore lucano, è andato in scena sabato 2 e domenica 3 marzo presso il Teatro Stabile Santa Filomena di Castellammare di Stabia, nell’ambito della rassegna 2024.
L’autore, supportato da immagini e filmati dell’epoca, con una potente narrazione durata circa due ore, ha coinvolto emotivamente il folto pubblico presente, attraversando la tormentata vita di Luigi Tenco fino al tragico epilogo avvenuto il 27 gennaio 1967, dopo una disastrosa performance canora alla prima serata della 17ma edizione del Festival di Sanremo.
“Faremo una lunga camminata sulla sua vita questa sera. Un sacco di interrogativi tireremo fuori, forse anche qualche risposta.”
Ha esordito così Dino De Angelis nei primi minuti dello spettacolo sul cantautore genovese e, di fatto, ha proseguito condividendo una puntuale ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato la complicata trama di un caso giudiziario, liquidato frettolosamente come suicidio, ma attraversato da oggettive incongruenze che ancora oggi, dopo ben cinquantasette anni – in assenza di prove inconfutabili – non consentono di affrancarlo da motivati sospetti. Circostanza che ha tra l’altro legittimato la richiesta di riapertura del caso, con conseguente controinchiesta, nel 2013.
Troppi gli errori dell’analisi condotta nelle brevi indagini sulla scomparsa di Tenco, troppe le anomalie che si riscontrano attraverso i dettagli dell’epoca e che rafforzano l’idea dell’autore in merito all’inattendibilità del preteso suicidio.
Una fine del genere non appare verosimile per un personaggio – sì controcorrente e con una propensione al mal di vivere, probabilmente dettata da vicissitudini familiari – ma dal talento smisurato e comprovata intelligenza.
Al netto delle proprie ricerche, consultazioni di biografie ed interviste ai principali protagonisti della triste vicenda, ed alla luce dei fatti di cronaca, Dino De Angelis, con le sue analitiche deduzioni, ha dominato abilmente la scena innescando il vivo interesse e la partecipazione della platea presente, che ha talvolta interagito con lui attraverso brevi interruzioni dell’accorato monologo, rivelandone ancor di più l’oggettivo valore.
L’opera dell’autore lucano, nel 2021 – nel periodo in cui vigeva l’inibizione degli spettacoli e degli incontri dal vivo – è stata preceduta dalla serie intitolata “Nessuna lacrima vada sprecata – Il caso Tenco”, visibile sui suoi canali facebook o Linkedin, tutt’ora disponibile sul web.
Uno strumento che si palesa quale interessante occasione di approfondimento della questione per gli estimatori del cantautore scomparso, ma anche un valido approccio con la caratura artistica di Dino De Angelis.
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