Casoria.Una vera e propria rivoluzione quella attuata al cimitero consortile dal neo direttore ad interim Sabato Terracciano coadiuvato dall’intero consiglio di amministrazione – composto dal Presidente Luigi Pappadia e i consiglieri Nicola Pietrantonio, Antonio Spezia, Pasquale Pinga, Angelo Russo, Gennaro Casolaro, Giuseppe Bianco, Carlo D’Auria e Vincenzo Russo.
È stato infatti deciso, dopo un anno di sterili polemiche, di approvare e dare il via definitiva a importanti provvedimenti. Innanzitutto saranno costruiti due ascensori per consentire agli anziani e ai diversamente abili di poter andare a trovare i propri cari defunti e, partirà a breve, anche la messa in sicurezza del nicchiario multipiano denominato Padre Ludovico da decenni in uno stato di incuria.
Ma non solo. Finalmente dopo anni sono state risanate le casse con l’accantonamento di un cospicuo capitolo grazie anche alla parsimoniosa e coraggiosa gestione del giovane manager nonostante gli attacchi e i tentativi di delegittimazione. Ma la vera rivoluzione è stata l’approvazione del piano triennale delle assunzioni: sarà assunto un dirigente all’ufficio tecnico, figura mai stata presente nella pianta organica al consorzio, un custode e due operai.
In fase di aggiornamento il nuovo portale web del cimitero che sarà rinnovato sia nella grafica che facilitato onde consentire l’accesso civico. Bandita anche la nuova gara per la raccolta rifiuti e di quello già affidato per la gestione interna alle congreghe del servizio necroforico.
Partite anche una serie di iniziative del direttore Terracciano d’impulso anche del consiglio, per dirimere dopo tanti anni le controversie con le Arciconfraternite già citate in diversi gradi di giudizio proprio dal consorzio e massima trasparenza anche sugli incarichi legali.
Anche all’Anac che aveva chiesto chiarimenti, saranno varati in tempo brevissimi provvedimenti onde superare le criticità create da una precedente e poco oculata visione amministrativa.
Provvedimenti e azioni tese a ridare lustro a un luogo che fino a pochi anni fa era considerato terra di nessuno. A dimostrazione le numerose denunce contro illegalità e malaffare che hanno consentito di scoperchiare delle vere e proprie cupole affaristiche.
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