La protesta dei sindacalisti delle sigle dei metalmeccanici a Caserta ha evidenziato un forte senso di delusione verso la politica locale. Nonostante le molteplici manifestazioni e i presidi organizzati, i lavoratori vedono l’assenza di supporto politico come un grave motivo di frustrazione.
La mancanza di presenza di parlamentari e leader politici durante il corteo è stata particolarmente criticata, con il segretario provinciale Uilm Ciro Pistone che ha espresso apertamente la sua delusione. Durante l’incontro con il capo di gabinetto della prefettura di Caserta, i sindacati hanno ottenuto l’impegno di intercedere presso l’Inps per risolvere la questione della proroga della cassa integrazione per i dipendenti Softlab.
Questa proroga è fondamentale per evitare che circa 200 lavoratori restino senza alcun sostegno economico nel prossimo futuro. Al momento, invece, non sono emerse soluzioni riguardo agli stipendi arretrati e al futuro occupazionale dei dipendenti Softlab.
I sindacati chiedono alle istituzioni di garantire la sicurezza economica dei lavoratori attraverso la cassa integrazione e di individuare alternative imprenditoriali per l’azienda Softlab. La proposta di coinvolgere Jabil, multinazionale presente a Marcianise, in un progetto regionale tecnologico è stata avanzata come possibile soluzione.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni sulle scelte del Governo riguardo agli investimenti nel settore tecnologico, che sembrano privilegiare altre regioni rispetto al sud Italia. La vertenza Softlab rappresenta solo uno dei tanti casi di crisi occupazionale nel territorio casertano, che ha visto declinare il settore dell’elettronica nel corso degli anni.
La mancanza di prospettive per il futuro lavorativo e produttivo preoccupa i sindacati, che chiedono un maggiore impegno da parte delle istituzioni per sostenere l’occupazione nel territorio e favorire lo sviluppo di nuove opportunità lavorative.
Articolo pubblicato il giorno 15 Marzo 2024 - 19:22 / di Cronache della Campania