Raffaele Cantone, il Procuratore di Perugia che sta conducendo un’indagine sugli accessi abusivi presunti dal Tenente della Finanza, ha rilasciato dichiarazioni sconvolgenti durante la commissione Antimafia. Ha definito l’ammontare di accessi come “numeri inquietanti e mostruosi”.
Secondo già i dati raccolti, gli accessi abusivi sono più di 800 tra gennaio 2019 e novembre 2022. All’interno della banca dati SIVA, si è scoperto che il Tenente Striano ha consultato oltre 4000 SOS, che sono banche dati con informazioni riservate. Inoltre, ha effettuato anche quasi 2000 ricerche sul database SDI. In totale, gli accessi superano le 10mila unità, una cifra che sta ancora crescendo.
Ulteriori informazioni preoccupanti sono state rivelate durante l’audizione. Cantone ha rivelato che Striano aveva fornito un diario dettagliato di tutte le sue attività, che includevano anche la raccolta di informazioni sui fondi del partito politico della Lega. Questa rivelazione ha destato scalpore e ha provocato forte reazione da parte del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha chiesto chiarezza e trasparenza sul queste supposte operazioni illecite.
Relativamente alla possibilità di coinvolgimento di agenti segreti stranieri, Cantone ha affermato che non ci sono connessioni tra Striano e quest’ultimi. Cantone ha sottolineato l’importanza di tutelare l’integrità della procura nazionale Antimafia, per la quale lavorava Striano, e di stabilire la verità sui fatti.
Secondo Cantone, la quantità di dati sensibili raccolti abusivamente da Striano è molto più alta di quanto inizialmente stimato. Striano avrebbe scaricato più di 33 mila file dalla banca dati della Direzione nazionale antimafia, portando Cantone a chiedersi la fine che hanno fatto queste informazioni.
L’inchiesta ha scoperto che Striano ha monitorato 165 soggetti esposti mediaticamente e VIP. Controllo che riguadava anche lui stesso. Cantone ha negato con forza che stesse investigando su un caso non solido, affermando di avere grande rispetto per la libertà di espressione.
Un’altra considerazione importante di Cantone riguarda l’attività incontrollata nelle SOS nonostante l’inizio dell’indagine. Infatti, Striano avrebbe continuato a effettuare ricerche segretamente, anche sul suo proprio nome.
L’audizione della Commissione Antimafia è continuata con il Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, dopo cinque ore di audizione. In seguito, la Commissione ha ascoltato anche Cantone, dietro specifica richiesta del magistrato stesso.
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