Le forze dell’ordine hanno messo a segno un altro colpo contro il fenomeno delle truffe legate ai contributi pubblici erogati a causa della pandemia da Covid-19. In una giornata di azione, i finanzieri del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale e reale, su richiesta dell’A.G. e su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Avellino, nei confronti di due individui, G.L., classe 1977, e L.S., classe 1983.
Contestualmente è stato eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa Euro 330.000,00. Le misure sono scattate in relazione ai reati di truffa continuata, riciclaggio e autoriciclaggio, connessi a indebite percezioni di provvidenze pubbliche, erogate in seguito all’emergenza sanitaria.
Le indagini, condotte dai finanzieri del Gruppo di Avellino, hanno portato alla luce un presunto sistema truffaldino messo in atto da G.L. e L.S. e quattro società a essi riconducibili. Questi soggetti, nel corso del 2021, avrebbero presentato istanze di accesso ai contributi economici destinati a fronteggiare l’emergenza sanitaria, attestando falsamente una diminuzione del fatturato tra il 2019 e il 2020. Di conseguenza, avrebbero ottenuto indebitamente sovvenzioni per un importo complessivo di circa € 1.200.000,00.
Approfondendo le indagini, le autorità hanno scoperto che i fondi pubblici così ottenuti venivano poi trasferiti a un’altra società riconducibile agli stessi indagati, nonché ad altri soggetti, con il solo scopo di eludere la tracciabilità e mascherare l’origine illecita dei capitali.
Articolo pubblicato il giorno 29 Marzo 2024 - 10:22