Arzano – Furti a raffica in città: “Abbiamo paura. Dov’è finita la videosorveglianza in città?”. Dopo l’assalto alla Rinauto (nella foto), i commercianti si rivolgono nuovamente al Prefetto Michele Di Bari.
Molti i residenti ormai rassegnati ai ladri scrivono sulla bacheca Facebook lamentando un escalation senza fine di furti. Nell’ultimo fine settimana, a fare scalpore il tentato colpo notturno ai danni della concessionaria “Rinauto Motori” in via Leon Battista Alberti, sulla provinciale Arzano-Casandrino mentre qualche giorno prima ad essere assaltata è stata la pizzeria la Cantina di Carmine in via Melito dopo ben due farmacie prese di mira.
Il tentativo di furto ai danni della Rinauto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Il proprietario della concessionaria, che abita sul posto, allertato dai rumori di scasso, è immediatamente intervenuto urlando e imprecando con i ladri, che vistosi scoperti si sono dati immediatamente alla fuga.
Per fortuna non hanno portato via nulla. Gli unici danni subiti sono quelli derivanti dallo scasso delle porte di ingresso. Esasperati, alcuni cittadini intenderebbero anche organizzarsi in ronde notturne.
Dai social, però, gli abitanti spaventati chiedono più sicurezza parlando di “problema divenuto ingestibile”. Intanto i ladri non si fermano davanti a nulla portando via finanche monopattini elettrici e razziando vetture a tutte le ore della giornata.
Insomma, la situazione sicurezza a Arzano continua a essere estremamente critica e non accenna a migliorare nemmeno dopo il Tavolo sull’Ordine Pubblico e Sicurezza del 18 gennaio scorso e le rassicurazioni della Prefettura e forze dell’ordine.
Anzi, l’escalation di assalti ad attività commerciali, abitazioni e sottrazioni d’ auto, è addirittura peggiorata.
Dubbi e velate polemiche sono state sollevate dai cittadini del comprensorio dei tre comuni ( Frattamaggiore e Casoria anch’essi finiti nel mirino dei criminali con furti a raffica) a seguito dell’incontro svoltosi il 29 febbraio scorso, presso il Palazzo di Governo, presieduto dal Prefetto, per la definizione di un verbale d’intesa inerente interventi relativi alla sicurezza urbana ed allo sviluppo economico dell’area che ricomprende i comuni di Arzano, Casoria e Frattamaggiore.
Alla riunione – così come emerge dal comunicato – hanno partecipato oltre ai Sindaci dei tre comuni della provincia, dei comuni tutti interessati dall’area industriale del Consorzio ASI, il Commissario Straordinario del Governo per la ZES Campania, i rappresentanti della Fondazione per il Mezzogiorno, dell’Unione Industriale, dell’ASI di Napoli e i rappresentanti della Seda Group S.p.A., di Kiton, e di STMicroElectronics.
Tra queste, la razionalizzazione dei sistemi di videosorveglianza esistenti, in modo da renderli tutti connessi alle sale operative delle forze dell’ordine, una offerta formativa declinata sui fabbisogni di lavoro, l’istituzione di un polo formativo regionale, il miglioramento della viabilità sul territorio con la costituzione di una cabina di regia.
Insomma, mentre la città di Arzano vive uno stato di abbandono, l’Asi nei mesi scorsi ha provveduto all’installazione di un centinaio di telecamere che non sarebbero però ancora state segnalate da alcuna cartellonistica così come previsto dal Garante sulla privacy. Nel frattempo sul web cresce la protesta per l’assenza della videosorveglianza in una città ad alto tasso di criminalità.
P. B.
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