Sarà anche vero come dicono i suoi produttori che qualsiasi brano canti Geolier diventa oro ma negli ultimi giorni mi sembra che qualsiasi cosa faccia si inneschi la polemica.
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E oggi pomeriggio mentre il giovane rapper del rione Gescal riceveva la targa del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi al Maschio Angioino, si è fatta sentire Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a piazza Municipio lo scorso 31 agosto a seguito di una lite per futili motivi, che si è detta “indignata” per la targa.
“Sono grato del supporto della mia città, che non era scontato, è stato ‘esagerato’. Le persone si sono sentite veramente in diritto di supportarmi. Alla fine è vero, quando un prodotto esce da Napoli i napoletani ne sono proprietari, quindi io sono proprietà di Napoli”. Ha detto Geolier, nel commentare la targa ricevuta dal sindaco Gaetano Manfredi.
E poi ha aggiunto: “Voglio ringraziare tutti, ringrazio il sindaco per la vicinanza a me che sono giovane e ai giovani. Sono andato a Sanremo con l’obiettivo di portare la lingua napoletana e ci sono riuscito. Alla fine il risultato conta poco, sono rimasto contento di tutto”.
Sulla targa consegnata a Geolier c’è scritto “in segno di gratitudine e di ammirazione per il prestigioso traguardo, per aver rappresentato la città e la sua cultura musicale nella gara canora più prestigiosa del Paese: il festival di Sanremo. Napoli, grande città della musica, sostiene i suoi talenti”.
E il sindaco Manfredi ha voluto commentare cosi: “Se ne sono dette tante, è chiaro che se avesse fatto fede solo la risposta popolare, la vittoria sarebbe stata di Geolier. Ma quanti casi ci sono stati di artisti che non hanno vinto Sanremo e poi hanno vinto nel consenso popolare, nella vendita dei dischi e oggi nei download”.
La cerimonia si è tenuta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli mentre all’esterno alcune decine di fan hanno intonato “I p’ me, tu p’ te”.
Ma mentre una parte della città festeggiava il suo giovane idolo Daniela Di Maggio parlando con il Corriere del Mezzogiorno online si lascia andare a uno sfogo e una polemica senza precedenti.
“Le motivazioni del sindaco, quelle sono proprio indigeste: Geolier diffonde valori e cultura. Avrebbe dovuto chiamare anche la mamma di Giovanbattista Cutolo e dare una targa per Giogiò, che sul palco dell’Ariston, con Geolier ha rappresentato Napoli”.
Poi si dice “indignata” dalla scelta del sindaco Manfredi di non riservare uguale trattamento anche al figlio Giogiò: “Non si può fare una cosa del genere. Così passa un messaggio sbagliato”.
Dal giornale online le hanno ricordato che Geolier era stato ai funerali di Giogiò: “L’ho difeso certo e difenderò Geolier che sta cambiando il suo modo di scrivere e fare musica. Che ha detto anche che dalla morte di Giogiò i ragazzi hanno capito tante cose, che avere un’arma non è la soluzione, che i ragazzi dei quartieri devono cambiare.
Bene, era quello l’obiettivo. Ma premiare solo chi nel passato imbracciava il kalashnikov d’oro, cioè Geolier, escludendo una vittima, Giogiò, è incoerente, sbagliato. Mi chiedo: tu sindaco di Napoli che messaggio vuoi dare alla città? Sono indignata”.
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