I dipendenti del Grand Hotel La Sonrisa stanno affrontando una situazione di incertezza riguardo al proprio futuro occupazionale, dopo la sentenza di confisca definitiva emessa dalla Cassazione. In risposta a questa situazione, i lavoratori si sono mobilitati e hanno lanciato un appello attraverso i social media per ottenere supporto e rassicurazioni circa il loro futuro.
Il futuro occupazionale dei circa 150 dipendenti del Grand Hotel La Sonrisa è in forte dubbio a causa della sentenza di confisca definitiva emessa dalla Cassazione. I lavoratori – chef, maitre, addetti di sala, camerieri ecc. – hanno lanciato un accorato appello attraverso i social media, chiedendo il supporto della comunità per continuare a svolgere il proprio lavoro e ottenere rassicurazioni riguardo al loro futuro.
I lavoratori hanno lanciato un video attraverso i social media, chiedendo il supporto della comunità e annunciando una mobilitazione prevista per il giorno successivo. Un corteo pacifico partirà dal Castello delle Cerimonie, sede del Grand Hotel La Sonrisa, per raggiungere il municipio di Sant’Antonio Abate. La speranza è quella di essere ricevuti dalla sindaca Ilaria Abagnale, che non è riuscita a incontrarli in precedenza a causa di altri impegni.
La soluzione alla situazione dei dipendenti non è semplice, in quanto il Comune deve formalmente acquisire la struttura dopo la sentenza di confisca definitiva. In seguito, ci sono solo due alternative: l’abbattimento della struttura o il suo riutilizzo a scopi sociali. Nel secondo caso, si deve trovare una soluzione che consenta di salvaguardare i circa 150 lavoratori, un’impresa giuridico-amministrativa non da poco.
Articolo pubblicato il giorno 21 Febbraio 2024 - 20:27