Un drone e oltre mezzo chilo di droga, principalmente hashish e circa dieci grammi di cocaina, sono stati sequestrati nella tarda serata di ieri all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere dalla polizia penitenziaria.
Un agente ha notato un drone posato a terra nell’area passeggi del reparto Tevere; correndo verso di esso, ha scoperto che era collegato a un involucro contenente la droga, presumibilmente destinata a un detenuto.
Quasi contemporaneamente, un detenuto ha appiccato un piccolo incendio nella sua cella, con l’intento di scendere nell’area passeggi e recuperare lo stupefacente. Pur negando che la droga fosse destinata a lui, il detenuto è attualmente sotto indagine.
Il drone e la droga sono stati confiscati; sembra che il piccolo velivolo, dopo essere stato controllato a distanza dall’esterno, si sia posato a terra e non sia stato più in grado di volare a causa della perdita di segnale.
“È una vera e propria guerra quotidiana nelle carceri per impedire l’ingresso di droga e telefoni cellulari”, commenta il segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Uspp, Ciro Auricchio.
“La criminalità organizzata, con mezzi tecnologici e tattiche sempre più sofisticate, cerca di minare la sicurezza interna, ed è per questo che è essenziale dotare la polizia penitenziaria di mezzi tecnologicamente avanzati per contrastare questo flagello.
Nonostante la grave carenza di personale, a Santa Maria Capua Vetere siamo comunque in grado di mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno del carcere.”
Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2024 - 14:08