Il Tribunale del Riesame di Salerno ha disposto gli arresti domiciliari per l’imprenditore salernitano Giovanni Attanasio, 64 anni, e il sequestro preventivo di beni per un valore pari a circa 43 milioni di euro per il gruppo di società a lui riconducibile.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Salerno e coordinate dalla Procura, hanno accertato un sistema di evasione fiscale mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da cooperative.
Attanasio, titolare della “Natana.Doc S.p.a.”, società attiva nei servizi di pulizia, facchinaggio e logistica, avrebbe evaso il pagamento di imposte per circa 175 milioni di euro tra il 2013 e il 2019.
Il meccanismo fraudolento era duplice:
In un caso, le cooperative assumevano direttamente l’incarico dal committente, utilizzando la forza lavoro della “Natana.Doc S.p.a.”, che però non versava i contributi e le imposte.
In altri casi, la “Natana.Doc S.p.a.” subappaltava fittiziamente la prestazione alle cooperative, facendo risultare una falsa prestazione di servizi soggetta ad Iva.
In entrambi i casi, la forza lavoro rimaneva sempre riconducibile alla “Natana.Doc S.p.a.”, che otteneva un indebito risparmio fiscale e un vantaggio concorrenziale sul mercato.
Il Tribunale del Riesame ha accolto l’impugnazione della Procura contro il precedente rigetto del gip, condividendo l’impianto accusatorio e configurando i reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false e mediante altri artifici.
L’operazione della Guardia di Finanza rappresenta un importante risultato nella lotta all’evasione fiscale e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le frodi che danneggiano il sistema economico e la concorrenza leale.
Articolo pubblicato il giorno 6 Febbraio 2024 - 14:33