La Sovrintendenza ha bloccato la pubblicità dei profilattici situata dietro la basilica di San Francesco di Paola a Napoli, in piazza Plebiscito. Rosalia D’Apice, funzionaria delegata del direttore della Sovrintendenza all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Comune di Napoli, ha dichiarato al Mattino: “Abbiamo ritenuto che quella pubblicità non sia compatibile con il contesto”.
Il manifesto pubblicitario, alto 60 metri quadrati, installato di recente su uno degli edifici alle spalle della cupola della basilica, ha generato un notevole clamore sui social media. L’azienda di marketing che lo ha installato sta valutando la possibilità di presentare ricorso. La Sovrintendenza ha emesso un preavviso di rimozione del telo, annullando di fatto la pubblicità. D’Apice ha spiegato che la pubblicità non è compatibile con il contesto e contrasta con l’uso culturale previsto per l’area di piazza Plebiscito.
L’agenzia Artrade, specializzata in maxi affissioni pubblicitarie, ha dichiarato la correttezza dell’iter seguito e sta valutando un possibile ricorso contro la decisione del Comune di sospendere l’ordinanza precedente che autorizzava l’installazione del manifesto. L’avvocato Corrado Barbagallo ha sollevato la questione sulla possibilità che uno Stato laico possa vietare la pubblicità di un prodotto promosso come unico mezzo di contenimento delle malattie sessualmente trasmissibili.
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