I carabinieri di Giugliano in Campania e Caivano hanno scoperto un caso di estorsione legata a un appalto del valore di quasi tre milioni di euro (2.849.218 euro) per la realizzazione di un parco urbano artistico nell’ospedale Cardarelli di Napoli.
È uno dei filoni delle indagini, coordinate dalla DDA di Napoli, grazie alle quali stamane sono state notificate tra Caivano, Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore 13 misure cautelari, di cui 11 in carcere e 2 divieti di dimora in Campania.
L’estorsione coinvolgeva una somma di 20mila euro, parte dei fondi destinati all’appalto. Sembra che diversi clan camorristici fossero coinvolti, in particolare il clan Caiazzo-Cimmino del quartiere Vomero di Napoli e il clan Sautto-Ciccarelli di Caivano.
Le conversazioni intercettate hanno rivelato le trattative tra i rappresentanti di queste famiglie criminali e un dipendente di una nota ditta di servizi, che operava anche nell’ospedale Cardarelli.
La somma della tangente è stata di 20mila euro
La prima parte dell’estorsione, 10mila euro, è stata divisa tra il clan Caiazzo-Cimmino e altre 8 persone, e la somma è stata versata dalla società appaltatrice durante un incontro avvenuto il 21 settembre 2017 presso l’abitazione di uno degli indagati. Durante questo incontro, i rappresentanti della ditta sono stati minacciati pesantemente.
Articolo pubblicato il giorno 15 Febbraio 2024 - 08:12