Forse un no alla richiesta di estorsione dietro l’omicidio Davide Fiorucci, il pizzaiolo di 29 anni ucciso al Piano Napoli di via Settetermini a Boscoreale sotto casa con dieci colpi di pistola stava tornando da lavoro.
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Il giovane appunto aveva con i familiari la gestione di Real Wood e si occupavano solo di pizze da asporto e fritti. E i killer conoscevano, forse, le sue abitudini. Fiorucci aveva un precedente legato al traffico di droga di quando era minorenne nel 2013 fu infatti coinvolto nell’operazione Tortuga che portò in carcere decine di pusher del Piano Napoli.
Ma da allora non aveva più fatto reati. I carabinieri di Torre Annunziata e Boscoreale che indagano sull’omicidio non escludono che i suoi vecchi conoscenti gli abbiano chiesto di rientrare nel giro facendo da custode della doga nella pizzeria e che il suo no abbia portato alla decisione di eliminarlo perchè ormai sapeva troppo e quindi doveva essere eliminato.
Due settimane fa proprio al Piano Napoli furono arrestate sei persone per traffico di droga e gli investigatori ora vogliono capire se vi sia una legame con l’omicidio di Davide Fiorucci.
Gli investigatori hanno sequestrato il suo telefonino per cercare eventuali tracce informatiche dalle chat e dalla messagistica e hanno anche ascoltato tutti i suoi familiari.
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