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Nola, fatture false: sequestrati circa 8 milion i di euro a società di commercio alcolici

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Stamane i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola su richiesta della Procura della Repubblica.

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Azione  nei confronti di una società nolana e del suo rappresentante legale, entrambi indagati per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Il valore complessivo del denaro, dei beni mobili e immobili sequestrati ammonta a oltre 7,8 milioni di euro. Contestualmente, sono in corso perquisizioni nei confronti del medesimo imprenditore e della citata società.

Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso in seguito agli accertamenti fiscali effettuati nei confronti della società, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di bevande alcoliche, accusata di aver realizzato una frode all’imposta sul valore aggiunto.

Secondo l’ipotesi investigativa attualmente condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, la società avrebbe effettuato acquisti da fornitori esteri per un imponibile complessivo di circa 36 milioni di euro mediante l’interposizione di 25 società italiane prive di reale operatività.

Ciò avrebbe portato all’omesso versamento dell’IVA dovuta per tali acquisti, consentendo alla società nolana di detrarre indebitamente l’IVA non versata all’Erario dai propri fornitori fittizi e di praticare prezzi illecitamente competitivi sul mercato a discapito degli altri operatori.

Effettuato acquisti all’estero per 35 milioni di euro

Le società “interposte” tra i fornitori esteri e la società italiana ultima acquirente dei prodotti avevano le caratteristiche delle cosiddette “cartiere”.

La cessazione d’ufficio delle partite IVA disposta dall’Agenzia delle Entrate aveva semplicemente determinato il subentro di nuove “imprese” aventi le medesime caratteristiche.

Il provvedimento di sequestro è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari dello stesso sono persone fisiche e giuridiche sottoposte alle indagini e pertanto devono essere ritenuti presunti innocenti fino a sentenza definitiva.


Articolo pubblicato il giorno 21 Febbraio 2024 - 09:50


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