In scena sabato 17 febbraio ore 21 e domenica 18 febbraio ore 18.
Testo di David Mamet, traduzione di Roberto Buffagni. La regia è di Duccio Camerini.
Che cos’è un attore? A che serve un attore? E’ talento o bugia? Un artista, uno sciamano, o banalmente un intrattenitore, un istrione? Inspiration o transpiration? Come fa un attore ad entrare nel personaggio? Ma poi si entra davvero? E si esce, qualche volta? C’è un metodo, o è un trucco da quattro soldi?
Mamet mette in scena una educazione teatrale che non è così lontana da quella sentimentale. Pone a confronto due generazioni di attori, un giovane al principio di un percorso, chissà se luminoso
o oscuro, e un attore maturo, che nel bene o nel male ha già fatto e dato tutto quello che poteva. Si ritrovano da soli, in teatro, la sera, quando quel posto creato per accogliere persone diventa vuoto e silenzioso… li spiamo durante alcune prove e letture, vedendoli alla prova col loro mestiere: recitano scene del loro repertorio, a volte perfino imbarazzanti e inverosimili.
Ma loro, e questo è un aspetto da non sottovalutare, non le giudicano, non le trattano con sufficienza: anzi al contrario mettono tutta la loro umanità al servizio di quel repertorio.
A quelle finzioni si dedicano con tutta la verità che posseggono. I nostri due attori passeranno del tempo insieme, sperimenteranno il loro rapporto, il lavoro, le prove, la vita che scorre impietosa, entreranno e usciranno da loro stessi, a volte sapendone di più, altre no.
PROGRAMMAZIONE
Sabato 17 febbraio ore 21
Domenica 18 febbraio ore 18
COSTO BIGLIETTO:
INTERO: € 15.00 | RIDOTTO under 30, over 65 e convenzionati: € 12.00
Parcheggio gratuito
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2024 - 17:10 / di Cronache della Campania