foto archivio
I nuovi capi del clan Lo Russo di Miano, accusati di estorsione aggravata, per il cosiddetto racket del pane hanno incassato 50 anni di carcere.
Lee condanne hanno riguardato Salvatore Di Vaio, 48 anni, detto “Totore o’ Cavallo”, Alessandro Festa, 24 anni, Cosimo Napoleone, 33 anni, Fabio Pecoraro, 26 anni, Giovanni Perfetto, 59 anni, detto “o’ mostr (“il mostro”, ndr) e Raffaele Petriccione, 25 anni, detto “Raffaele o’ pazz” sono stati condannati a 7 an ni di carcere ciascuno e una multa di 8 mila euro.
Mentre Vincenzo Pagliaro, 20 anni, detto “Vincenzo o’ Pagliaro” è stato condannato a 8 anni di carcere e 10mila euro di multa. La sentenza è stata emessa dalla Terza sezione della Corte d’appello di Napoli.
In primo grado, le condanne erano state più severe, con pene fino a 13 anni di carcere.
Le vittime denunciavano richieste di tangenti di 5.000 euro al mese e 10 centesimi per ogni chilo di pane venduto. L’indagine lampo, condotta nell’ estate del 2022, aveva portato all’arresto di 8 persone.
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